OGGI VENERDI 12 FEBBRAIO ALLE ORE 12.00 NELLA BASILICA CATTEDRALE DI CROTONE S. E. MONS. DOMENICO GRAZIANI, ARCIVESCOVO DI QUESTA NOSTRA DIOCESI, HA ANNUNZIATO AL CLERO ED ALLA COMUNITA' DIOCESANA TUTTA L'ELEZIONE DI DON ANTONIO GIUSEPPE CAIAZZO ALLA SEDE ARCIVESCOVILE DI MATERA.

 

S.E. MONS. ANTONIO GIUSEPPE CAIAZZO

ARCIVESCOVO DI MATERA

Dati anagrafici

COGNOME     CAIAZZO
NOME           ANTONIO GIUSEPPE
NATO A         Isola di Capo Rizzuto (KR) il  04.04.1956
RESIDENTE   Crotone  Via Paisiello, 3  Tel.  0962/1922780   cell. 347.3206908
DIOCESI         Crotone – Santa Severina

Studi medio-secondari e superiori

  1. Scuola Media iniziata nel paese natio di Isola di Capo Rizzuto (1° e 2° media) e conclusa a Crotone presso la Giovanni XXIII con il diploma
  2. Maturità classica (IV Ginnasio “Pitagora” di Crotone; V Ginnasio “D: Borrelli” di S. Severina; Liceo  presso il Liceo del Seminario Regionale “ Pio XI” di Reggio Calabria (Tommaso Campanella)
  3. Studi teologici presso il Seminario Regionale S. Pio X di Catanzaro con Baccalaureato.
  4. 4.      Licenza in Sacra Liturgia al Pontificio Istituto Liturgico S. Anselmo, Roma, nel 1983, con la tesi: “le Antifone e i Cantici veterotestamentari periodo d’Avvento dell’Ufficio ispanico”.
  5. Dottorato in Sacra Liturgia al Pontificio Istituto Liturgico S. Anselmo, Roma, nel 1988, con la tesi: “Ecco il Signore viene. La Sacra Scrittura rielaborata in funzione dei cantici e delle antifone per l’avvento ispanico”

Docente di

  1. Sacra Liturgia  Istituto di Scienze Religiose di Crotone
  2. Teologia del Laicato Istituto di Scienze Religiose di Crotone
  3. Teologia Morale Istituto di Scienze Religiose di Crotone
  4. Sacramentarla  Istituto di Scienze Religiose di Crotone
  5. Sacra Liturgia Istituto Teologico Calabro S. Pio X di Catanzaro
  6. Evangelizzazione e ministeri della Parola Istituto Teologico Calabro S. Pio X di Catanzaro

Attività di ricerca e pubblicazioni scientifiche

 Ha dato il suo contributo nella stesura commissionata dalla CEC, Pange Lingua, Il culto eucaristico in Calabria. Lettura storico-liturgica attraverso tradizioni, preghiere e canti, a cura di Giorgio Leone, Abramo , Catanzaro 2002

  1. Simbolismo dell’acqua nell’iniziazione cristiana, in Storia dell’acqua a cura di Vito Teti, Donzelli Editore, Roma 2003
  2. Liturgia e iniziazione cristiana,  in Come si diventa cristiani oggi in Calabria a cura dell’Ufficio Catechistico Regionale,Tipolitografia A.Trischitta, Messina 2004
  3. Ha curato il Santorale regionale che ogni Diocesi presenterà a Roma per essere pubblicato
  4. Tra la nebbia di Tufolo la luce del Vangelo, Editoriale Progetto 2000, Cosenza 2009
  5. Altri articoli in diverse riviste teologiche e liturgiche
  • In quasi tutte le Diocesi calabresi è sempre stato invitato a tenere delle conferenze durante le celebrazioni di Convegni pastorali diocesani
  • Ogni anno in diverse Diocesi italiane (Veneto, Lazio, Toscana, Calabria, Sicilia…) predica il Ritiro per il Clero o gli Esercizi spirituali per laici, per religiose, per il clero.

Partecipazione ad attività scientifiche

  1. Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano per oltre 20 anni
  2. Direttore dell’Ufficio Liturgico Regionale per 14 anni (fino al 2010)
  3. Membro della Consulta per la Liturgia presso la CEI per 15 anni (fino al  2011)
  4. Membro del CER per 14 anni

Partecipazione alla vita pastorale diocesana

  1. Vicario parrocchiale nella Parrocchia di S. Caterina da Siena - Roma (1982/31 gennaio 1983)
  2. Animatore del Seminario Arcivescovile di Crotone dal 01 febbraio 1983 con servizio pastorale prima nella Parrocchia di Cuturella (CZ) e poi di Zinga (KR)
  3. Vice parroco nella nascente Parrocchia di S. Paolo Apostolo (Crotone) da Settembre 1983 al settembre 1984
  4. Parroco della Parrocchia di S. Paolo Apostolo dal settembre 1985 fino ad oggi
  5. Direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano
  6. Membro del Primo Sinodo Diocesano di Crotone – S. Severina
  7. Membro del Collegio dei Consultori con S. E. Mons. Giuseppe Agostino (1995-99), con S. E. Mons. Andrea Mugione, con S. E. Mons. Domenico Graziani dal 2012
  8. Membro del Consiglio Presbiterale con S. E. Mons. Giuseppe Agostino, S. E. Mons. Andrea Mugione, S. E. Mons. Domenico Graziani
  9. Vicario Foraneo della città di Crotone con S. E. Mons. Giuseppe Agostino 01 dicembre 1994
  10. Delegato Arcivescovile per l’Evangelizzazione 01.11.1994
  11. Eletto Consigliere nel Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero per il quinquennio 2003-2007
  12. Membro della Commissione Diocesana per i beni Culturali e l’Arte Sacra dal 01 ottobre 2003 e 01 novembre 2004
  13. Delegato per i Seminaristi del Seminario Maggiore e Direttore del Centro Diocesano Vocazioni dal 01 novembre 2005
  14. Rettore del Seminario Minore Diocesano dal 01 settembre 2005 al 2008
  15. Direttore spirituale del Rinnovamento nello Spirito dell’Arcidiocesi di Crotone-S. Severina dal 2007
  16. Padre spirituale dell’itinerario di spiritualità “Granello di senape” dal 2008
  17. Vicario Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata dal 2012.
  18. Assistente spirituale dei Giuristi Cattolici dal 2013
  19.  

Come Parroco della Parrocchia di S. Paolo Apostolo dal settembre 1985.

Dal nulla che è nata, ora è la realtà parrocchiale più numerosa della Diocesi . E’ stata costruita la chiesa, le opere pastorali con Sala Convegni “S. Giuseppe”, l’Oratorio S. Giovanni Bosco, il Centro Caritas parrocchiale;

*con la presenza di tanti gruppi e movimenti;

* molto attiva con la Caritas;

* ha creato tante iniziative e strutture per i poveri e i disagiati,

-come la Casa accoglienza per profughi che devono rinnovare il permesso di soggiorno;

-sala mensa per poveri ed extracomunitari con docce e bagni;

-dopo scuola per ragazzi in difficoltà nelle loro famiglie;

-aiuto alle donne con problemi coniugali e psicologici;

-centro di ascolto;

-cooperativa sociale Giovanni Paolo II;

-Casa di spiritualità Santa Domenica a Perticaro di Umbriatico.

 


IL SALUTO DEL NUOVO VESCOVO
ALLA CHIESA DI MATERA

 

Crotone 11.02.2016

Fratelli e sorelle carissimi,

il Santo Padre, Papa Francesco, mi ha chiesto di venire in mezzo a voi come Vescovo (ci spiazza tutti nelle sue scelte e io ne sono la prova!). A lui va la mia gratitudine per aver indicato me. Se questo lo Spirito di Dio gli ha suggerito, non posso che fare mie le parole della Vergine santa, Maria, venerata e amata nella nostra Arcidiocesi di Matera – Irsina, come Madonna della Bruna: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38). E proprio domenica, le parole dell’apostolo Pietro, in risposta alla richiesta di Gesù, sulle rive del lago di Gennesaret, mi risuonano chiare: “Sulla tua Parola getterò le reti”(Lc 5,5).

Vi scrivo salutandovi con le parole di S. Paolo, a me tanto caro: “Grazia a  voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo” (Gal 1,3).

In questi giorni ho continuamente pensato: io, parroco da 30 anni, nella periferia di Crotone, abituato a stare in mezzo alla gente, a celebrare in mezzo alle strade, ad annunciare il Vangelo nei punti più disperati del territorio, ad entrare nelle case, a condividere gioie e dolori, a lottare per i diritti della gente,… sarò in grado, conoscendo anche i miei limiti, di portare avanti un compito così fondamentale? Poi, come se lo Spirito Santo mi rimproverasse, ho sentito dentro di me: non devi fare altro che continuare quanto hai sempre fatto.

Vengo a voi, rendendo grazie a Dio che mi ha scelto, uomo tra gli uomini, debole tra deboli, ma certo della ricchezza di grazia che mi ha sempre avvolto e mi avvolgerà. E per questo che mi impegnerò a servire il popolo santo di Dio, a me affidato, dell’amata Chiesa di Matera – Irsina, con entusiasmo, con gioia, con la trepidazione di uno sposo che attende di incontrare la sua sposa.

Non vi nego che da quando ne ho appreso la notizia, aldilà dei sentimenti contrastanti (sono umano come tutti voi), ho avvertito una pace interiore impressionante. Sono certo che, con il vostro aiuto e la vostra preghiera, insieme saremo capaci di camminare sostenendoci, tenendo fisso lo sguardo sul Cristo Crocifisso e Risorto. Lui, il volto della misericordia del Padre, in quest’Anno Santo straordinario della Misericordia, ci chiede di comunicarci, come per contatto, quella fede che, come una fiamma, dev’essere trasmessa ed alimentata.

Vengo in mezzo a voi, come pastore, per stare in mezzo al gregge guidandolo, secondo il ministero che mi compete, ammaestrandolo, ma soprattutto amandolo e condividendo quell’umano che si manifesta nella quotidianità. Sì, voglio stare in mezzo a voi come colui che serve. Desidero farlo con la consapevolezza e nello spirito dell’Evangelii Gaudium, guardando alle periferie esistenziali, come Papa Francesco insistentemente ci insegna. Mi sta a cuore ogni forma di sofferenza nel corpo e nello spirito che desidero visitare, accompagnare e servire (ammalati, poveri, fratelli che portate impresse le ferite della vita). In tutto questo, chiedo a tutti, fin da subito di aiutarmi.

Avrò modo d’incontrare e conoscere le istituzioni civili e militari per una fruttuosa collaborazione nel rispetto dei ruoli e competenze. A voi il mio saluto sincero.

A voi giovani, studenti, lavoratori o in cerca di lavoro: mi state particolarmente a cuore. Nel mio ministero pastorale ho avuto e desidero continuare ad avere una particolare attenzione verso di voi. Vorrei sognare con voi, come dice Papa Francesco, una Chiesa che parla con i giovani e ai giovani. Insomma, sognare in grande!

Permettete che allarghi le mie braccia e il mio cuore per stringere a me, per il legame sacramentale che ci unisce, tutti i confratelli sacerdoti e i due diaconi. Ho sempre cercato e voluto la comunione con i sacerdoti. Vi dico con franchezza: voglio abitare con voi, stare con voi, pregare con voi, condividere tutte le fatiche pastorali che ben conosco. Essere prete è bello, vivere da prete è meraviglioso ed entusiasmante, stare con i preti è aiuto reciproco per crescere nella fraternità e servire meglio il popolo santo di Dio. Ho bisogno in modo particolare di voi. Senza di voi il mio ministero episcopale sarà sterile.

La mia attenzione è rivolta anche ai nostri seminaristi del Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata. La mia esperienza di Rettore del Seminario Diocesano di Crotone mi sarà di aiuto per meglio rapportarmi con voi.

Un pensiero speciale va pure alla Vita Consacrata. La vostra testimonianza, la vostra preghiera, i vostri carismi, la vostra vita completamente dedicata a Dio e alla Chiesa, sono un forte richiamo a quella scelta radicale del cristiano che deriva dalla vocazione battesimale. Conto molto sul vostro apporto carismatico.

Nell’attesa di incontrarvi, venire in mezzo a voi, conoscervi e operare con voi, contemplo il dolce volto della Madonna della Bruna che con la sua mano, come una freccia, ci indica la Via da seguire, il Figlio, Gesù, benedicente. A lei particolarmente affido il mio ministero episcopale e la nostra Arcidiocesi. Invoco i santi protettori S. Eufemia, martire, S. Francesco da Paola (patrono della Calabria). La loro testimonianza e la loro missione nella Chiesa e nel mondo hanno fermato le fauci dei leoni e calmato le acque del mare, attraversandole. So benissimo che oggi, come ieri, “Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede (1 Pt 5,8-9), e che “le tempeste del mare” agitano la barca della chiesa.

S. Paolo ci dice: “State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere”(Ef 6,13-20).

Nell’attesa di venire in mezzo a voi, vi abbraccio e benedico

Vostro
Don Pino