LA DIOCESI ESPONE LA CELEBRE OPERA DI MATTIA PRETI

PALAZZO ARCIVESCOVILE

PIAZZA DUOMO

CROTONE

22 FEBBRAIO 2014 -09 MARZO 2014

PROGETTO A CURA DI
Sante Guido, Giuseppe Mantella


PROMOSSO DA
Accademia Nazionale di San Luca; Ambasciata di Malta in Italia;
Ministero degli Affari Esteri -Direzione Generale per la Promozione Sistema Paese;
Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina; Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova;
Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Assessorato alla Cultura della Regione Calabria;
Istituto Italiano di Cultura a La Valletta,
Università della Calabria; Comune di Taverna, Fondazione "Montecristo"


RESTAURO
Giuseppe Mantella, Sante Guido con Laura Liquori, Ilaria Maretta,Teresa Marras,
Francesca Muscat e Fabio Porzio
INTERVENGONO ALLA INAUGURAZIONE
Giovanna Capitelli, Storico dell'arte, Università della Calabria
Sante Guido, Storico dell'arte, Restauratore
Giuseppe Mantella, Restauratore
Gino Mirocle Crisci, Rettore Università della Calabria
Eugenio Canino, Sindaco di Taverna
Mario Caligiuri, Assessore alla Cultura della Regione Calabria
S.E. Mons. Domenico Graziani, Arcivescovo di Crotone - Santa Severina


Per celebrare il "TV centenario della nascita di Mattia Preti" il dipinto raffigurante San Luca dipinge la Madonna con il Bambino, proveniente dalla chiesa di San Francesco d'Assisi a La Valletta, sarà esposto nel Palazzo Arcivescovile di Crotone. L'opera realizzata nel 1671 per l'altare dedicato a San Luca in occasione dell'istituzione della Confraternita dei pittori, scultori ed indoratori, appare particolarmente significativo poiché costituisce uno dei rarissimi lavori firmati e datati dall'artista. In basso a destra, infatti, insieme allo stemma del pittore quale cavaliere di Malta, si legge: F(ra9 M(atthia) P(reti) F(ecit) - 1671. Il dipinto, che secondo la tradizione riconosce nell'Evangelista il "patrono dei pittori" e gli attribuisce una serie di icone mariane, appare ricco di riferimenti simbolici: dal bue, emblema del Santo, alla figura del putto che gli porge la penna e l'inchiostro in ricordo del suo Vangelo. Sul fondo, oltre alla figura di san Carlo Borromeo in adorazione vi è la statua della ninfa Igea, figlia di Esculapio e personificazione della salute, a ricordare che Luca, prima di seguire Cristo, esercitava la professione di medico. Il tema iconografico venne più volte utilizzato dal pittore sebbene mai, come in questo caso, con così grande ricchezza di figure e articolazione della scena. Apposita mente restaurato per l'occasione, il dipinto appare più scuro rispetto alla produzione delle grandi pale d'altare degli anni Sessanta e Settanta che il "Cavalier Calabrese" produsse per molte chiese maltesi tra le quali la Chiesa Conventuale dell'Ordine di San Giovanni Battista a La Valletta (oggi St. John Co-Cathedral). Gli interventi conservativi che si sono avvicendati nei secoli hanno purtroppo rimosso molte delle velature finali e delle luci che dovevano impreziosire la composizione, perdita a cui non è stato possibile porre rimedio. L'evento è realizzato con il contributo Ente del Turismo Maltese, GasanMamo Insurance Limited, Island Insurance Brokers Limited. Il dipinto è stato gentilmente concesso dai Frati Francescani Minori di Malta. L'opera sarà in mostra nel Palazzo Arcivescovile di Crotone dal 22 febbraio al 9 marzo 2014. L'esposizione del dipinto proseguirà presso il Museo diocesano "Mons. Aurelio Sorrentino" di ReggioCalabria dal 26 marzo al 28 aprile 2014.

Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici Piazza Duomo, 19 Crotone

Per informazioni e prenotazioni visite:dott.ssa Elisa Cagnazzo - cell. 339 13 99 970 - e-mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.