MESSAGGIO DELL'ARCIVESCOVO PER IL SANTO NATALE

 Veniva nel mondo la luce vera

 quella che illumina ogni uomo”

 (Gv 1,9)

 Fratelli e Sorelle,

 vi raggiungo tutti nel Signore Gesù dalla cui pienezza abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere grazia su grazia (cfr.  Gv 1,16). Il bambino nella mangiatoia riempie tutte le nostre attese e rafforza le nostre speranze: Dio si abbassa per innalzarci verso di Lui e se, il nostro amore è fragile incostante ed infedele, il Suo non lo è perché il Suo ricordo è stabile, duraturo.

   “Farsi un Cristo” secondo le proprie convenienze e mentalità, invece di ricevere quello che ci è stato dato da Dio nella storia della salvezza, è una tentazione spesso ricorrente. Quanto più ci allontaniamo dal messaggio iniziale più ci sentiamo smarriti. L’umiltà e la regalità del bambino ci introducono in una logica diversa da quella umana: Dio si fa povero per ognuno di noi! Già questo, dovrebbe riempire tutta la nostra esistenza.

 Mettiamo ai piedi della grotta tutte le gioie, i dolori, le preoccupazioni, le incertezze della nostra vita, perché  è  lì  il centro di tutto, poiché Egli è la via, la verità e la vita.  

  Dio è vicino a tutti noi, incontriamolo nella semplicità di un sorriso, in un abbraccio fraterno, nel calore delle nostre comunità e delle nostre famiglie. Come bambini desideriamo avidamente il puro latte spirituale, per crescere con esso verso la salvezza: se davvero abbiamo già gustato quanto buono è il Signore! (cfr 1 Pt 2,1-3).

 Sentendomi vicino ad ognuno di voi con la preghiera, invoco la benedizione di Dio affinché: ogni vostra gioia sia piena, ogni pena consolata, ogni speranza realizzata.

 La pace scenda sulle vostre case, sui vostri figli e soprattutto nei vostri cuori.

 Un sereno e Santo Natale

 

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