• I presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa solo nelle chiese parrocchiali, senza concorso di popolo. Le concelebrazioni, qualora non fosse possibile rispettare le misure sanitarie previste, devono essere evitate.
  • Durante le celebrazioni è permessa la presenza solo di alcune persone (il diacono, un organista, un lettore, un cantore, un accolito, in caso di trasmissione uno o due operatori delle riprese). Tutti quelli che parteciperanno ai riti hanno un giustificato motivo per recarsi dal proprio domicilio al luogo della celebrazione, ma per motivare il loro spostamento dovranno munirsi dell’apposita autocertificazione, recante la dicitura "comprovate esigenze lavorative"; in tale documento dovranno anche essere indicati il giorno e l'ora della celebrazione, oltre all'indirizzo della chiesa.

Giovedì santo

La Messa crismale è rinviata a data da destinarsi. Il Decreto della Santa Sede concede in via straordinaria ai presbiteri la facoltà di celebrare la Santa Messa senza concorso di popolo. Siano omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo viene riposto nel tabernacolo al termine della celebrazione.

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Sussidio per la preghiera in Famiglia

Meditazione dell'Arcivescovo al clero della diocesi

Omelia nella messa del Giovedi Santo "In coena Domini"